SI CHIEDE UN IMPEGNO A PROMUOVERE UNA LEGGE REGIONALE SULLA PREVENZIONE, IL CONTRASTO E LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO (GAP)
Il Coordinamento Regionale Campano della Campagna “Mettiamoci in gioco” ha inviato, ai candidati presentatisi alle prossime elezioni regionali, una lettera aperta ove è richiesto un impegno più convinto e di più ampio respiro per prevenire, contrastare e ridurre il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Al fine di contrastare i rischi legati alla diffusione del’azzardo nel 2012 è nata la Campagna “Mettiamoci in gioco” – Campagna Nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo. La Campagna è promossa da una pluralità di soggetti: istituzioni – organizzazioni di terzo settore, associazioni di consumatori, sindacati, e si è fatta promotrice di una raccolta di firme per una legge popolare di regolamentazione del gioco d’azzardo, che è attualmente in discussione in Parlamento. Dal rapporto sull’azzardo di giugno 2014, realizzato dalla Consulta Nazionale Antiusura, si conferma che la Campania è la seconda Regione in Italia a più alto consumo di azzardo, e che le province di Caserta e Napoli rientrano tra le prime cinque per spesa pro-capite annua. La ricerca 2014 sul gioco d’azzardo, effettuata dalla Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”, rileva che un minore su quattro è dedito all’azzardo: il 33% di essi scommette con i Gratta e Vinci; l’11% frequenta le sale Bingo, il 7,8% gioca ai Video Poker e il 6,9% alle Slot Machine. Mentre, secondo i dati contenuti nella relazione annuale 2013 del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, la Campania è in testa alla classifica del gioco d’azzardo minorile con il 57.8% degli studenti. Il fenomeno del gioco d’azzardo ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo enorme nel nostro paese, registrando un fatturato annuo di oltre 90 miliardi di euro (circa il 4% del PIL nazionale) – contro i 24 miliardi del 2004 – ricavati da lotterie, slot machines, poker, scommesse e giochi o di natura sempre più varia che in questi anni, a ritmi sempre più frenetici, sono stati immessi sul mercato. In misura proporzionale alla crescita del settore, che ne fa la terza industria italiana, sono aumentati i costi sanitari, sociali, relazionali e legali del gioco d’azzardo: in mancanza di rilevazioni e ricerche epidemiologiche precise le “vittime” dirette del gioco d’azzardo – i giocatori patologici sono circa un milione, mentre quelli ad alto rischio di dipendenza sarebbero circa tre milioni a fronte di una stima di 17 milioni di italiani che si dichiarano giocatori abituali.
Di seguito, il contenuto della lettera:
“Gentile Candidato/a al Consiglio/alla Presidenza Regionale
il Coordinamento Regionale Campano della Campagna “Mettiamoci in gioco” Le sottopone, con la presente, l’invito ad includere nel suo programma l’impegno a promuovere una Legge Regionale sulla prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio del gioco d’azzardo patologico (GAP). Tale Legge appare indispensabile per disciplinare ed armonizzare in un disegno organico multisettoriale una serie di misura già adottate ma in modo assolutamente estemporaneo e privo di una visione globale e di un indirizzo metodologico nell’approccio all’azzardo nella Legge 16 del 7 agosto 2014 .
In particolare, si segnala la necessità di determinare i LEA, livelli essenziali di assistenza socio sanitaria, ponendo attenzione al problema della dilagante e subdola nuova dipendenza rappresentata dal gioco d’azzardo. Fiduciosi nella sua sensibilità al tema Le trasmettiamo l’appello del coordinamento, insieme al documento presentato dalla Campagna Nazionale per una legge popolare di regolamentazione del gioco d’azzardo, attualmente in discussione al Parlamento.
In attesa di riscontro, La salutiamo cordialmente
Coordinamento Regionale Campano della Campagna “Mettiamoci in gioco””