L’Amministrazione di Castelvetrano Selinunte sposa la campagna contro il rischio del gioco d’azzardo

COORDINAMENTO REGIONALE DELLA SICILIA “CAMPAGNA METTIAMOCI IN GIOCO”

L’Amministrazione di Castelvetrano Selinunte sposa la campagna contro il rischio del gioco d’azzardo

 

Il Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte Avv. Felice Erranterende noto che l’Amministrazione ha deciso di aderire alla campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, denominata “Mettiamoci in gioco” .  Si tratta di un’iniziativa nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche, avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno, fornire dati e informazioni, catalizzare l’impegno di tanti soggetti che – a livello nazionale e locale – si mobilitano per gli stessi fini. Nella giornata di ieri il primo cittadino ha incontrato il coordinatore regionale della campagna, Gino Gandolfo, che ha illustrato i punti cardine della proposta che questa campagna vuole portare avanti per arrivare allo Stato. Al primo punto il divieto di pubblicità all’azzardo in qualunque forma e luogo (carta stampata, radio, televisione, internet, cartellonistica, sponsorizzazioni su tutti i mezzi pubblici) e il rilancio sulle televisioni pubbliche di notizie legate a “grandi vincite”. Tale divieto deve risultare totale, analogamente a quanto avviene per tabacco e superalcolici. Al secondo punto la possibilità per gli enti locali, Comuni e Regioni, di introdurre ulteriori e più forti argini alla presenza e ai tempi dell’azzardo nei territori di loro competenza per tutelare la salute psichica e fisica dei cittadini e prevenirne impoverimento e sofferenza, fermo restando che allo Stato spetta certamente il compito di dettare regole e limiti inderogabili all’azzardo. Il terzo punto prevede che l’industria dell’azzardo “legale” non può continuare a esibire la foglia di fico del finanziamento delle cure dei giocatori d’azzardo patologici. È lo Stato che deve farsi seriamente e concretamente carico del problema, riconoscendo e rendendo fruibili i LEA con la presa in carico da parte dei servizi pubblici delle persone con GAP tassando secondo giustizia le aziende dell’azzardo. Ed infine introducendo una moratoria per nuovi giochi d’azzardo e ripristinando il tradizionale obiettivo prioritario dello Stato che era di contenerne il consumo e di ridurre i danni correlati, ponendo in secondo piano l’ottica fiscale orientata alle  mere entrate che portano a espandere l’offerta.

“Abbiamo deciso di aderire a questa campagna nazionale perché siamo convinti che le patologie legate al gioco d’azzardo stanno raggiungendo livelli particolarmente allarmanti- ha affermato il primo cittadino- Molti altri sarebbero gli interventi necessari per contenere il disturbo da gioco d’azzardo, aumentando le tutele per le persone più fragili, con regole molto rigorose. Ma riteniamo che questo sia un ottimo punto di partenza quattro impegni che in Parlamento e nel Governo possono essere condivisi da chi è realmente schierato dalla parte dei cittadini e ricerca il bene della società italiana.”

 

Per informazioni:

Coordinamento Regionale della Sicilia: sicilia@mettiamociingioco.org

L’Amministrazione di Castelvetrano Selinunte sposa la campagna contro il rischio del gioco d’azzardo

COORDINAMENTO REGIONALE DELLA SICILIA “CAMPAGNA METTIAMOCI IN GIOCO”

L’Amministrazione di Castelvetrano Selinunte sposa la campagna contro il rischio del gioco d’azzardo

 

Il Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte Avv. Felice Erranterende noto che l’Amministrazione ha deciso di aderire alla campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, denominata “Mettiamoci in gioco” .  Si tratta di un’iniziativa nata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche, avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno, fornire dati e informazioni, catalizzare l’impegno di tanti soggetti che – a livello nazionale e locale – si mobilitano per gli stessi fini. Nella giornata di ieri il primo cittadino ha incontrato il coordinatore regionale della campagna, Gino Gandolfo, che ha illustrato i punti cardine della proposta che questa campagna vuole portare avanti per arrivare allo Stato. Al primo punto il divieto di pubblicità all’azzardo in qualunque forma e luogo (carta stampata, radio, televisione, internet, cartellonistica, sponsorizzazioni su tutti i mezzi pubblici) e il rilancio sulle televisioni pubbliche di notizie legate a “grandi vincite”. Tale divieto deve risultare totale, analogamente a quanto avviene per tabacco e superalcolici. Al secondo punto la possibilità per gli enti locali, Comuni e Regioni, di introdurre ulteriori e più forti argini alla presenza e ai tempi dell’azzardo nei territori di loro competenza per tutelare la salute psichica e fisica dei cittadini e prevenirne impoverimento e sofferenza, fermo restando che allo Stato spetta certamente il compito di dettare regole e limiti inderogabili all’azzardo. Il terzo punto prevede che l’industria dell’azzardo “legale” non può continuare a esibire la foglia di fico del finanziamento delle cure dei giocatori d’azzardo patologici. È lo Stato che deve farsi seriamente e concretamente carico del problema, riconoscendo e rendendo fruibili i LEA con la presa in carico da parte dei servizi pubblici delle persone con GAP tassando secondo giustizia le aziende dell’azzardo. Ed infine introducendo una moratoria per nuovi giochi d’azzardo e ripristinando il tradizionale obiettivo prioritario dello Stato che era di contenerne il consumo e di ridurre i danni correlati, ponendo in secondo piano l’ottica fiscale orientata alle  mere entrate che portano a espandere l’offerta.

“Abbiamo deciso di aderire a questa campagna nazionale perché siamo convinti che le patologie legate al gioco d’azzardo stanno raggiungendo livelli particolarmente allarmanti- ha affermato il primo cittadino- Molti altri sarebbero gli interventi necessari per contenere il disturbo da gioco d’azzardo, aumentando le tutele per le persone più fragili, con regole molto rigorose. Ma riteniamo che questo sia un ottimo punto di partenza quattro impegni che in Parlamento e nel Governo possono essere condivisi da chi è realmente schierato dalla parte dei cittadini e ricerca il bene della società italiana.”

 

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